San Colombano: Giovanni Leporelli, una vita per l’ambiente
da Il Cittadino Cronaca 7 aprile 2020 https://www.ilcittadino.it/stories/Cronaca/ambientalista-e-volontario-il-wwf-piange-leporelli_55085_96/
È scomparso uno tra più appassionati difensori della collina banina
Una vita per l’ambiente e per l’ambientalismo attivo. Se ne è andato venerdì scorso Giovanni Leporelli, classe 1944, per tantissimi anni referente del Wwf per il Basso Lodigiano, tra i soci fondatori dell’associazione ambientalista Il Picchio Verde di San Colombano. Ha portato con sé in collina centinaia e centinaia di bambini della scuola elementare banina alla scoperta della flora e della fauna del Parco, attività cui si dedicava con grandissima passione negli ultimi anni in particolare.
Con quel suo modo pacato e all’apparenza burbero ha spiegato a tantissimi bambini i segreti della collina banina, ma la sua attività nel mondo dell’ambientalismo lodigiano e lombardo è stata particolarmente lunga e con tanti risultati. Praticamente non c’era manifestazione o iniziativa a sostegno dell’ambiente che non lo vedesse in prima fila. Nel 2004 fu tra i fondatori del gruppo Il Picchio Verde di San Colombano nato per contrastare l’iniziativa prevista all’epoca per l’apertura dell’oasi collinare a territorio di caccia, ipotesi poi abortita. E contro la caccia si schierò sempre, puntando a una maggiore limitazione o addirittura cancellazione nel territorio del Parco della Collina di San Colombano.
«Se ne va un compagno di tante lotte ambientaliste vissute insieme – racconta il presidente Maurizio Papetti -. Ci mancherà il suo contributo attivo». Giovanni Leporelli era anche amico del Grol, il Gruppo Ricerche Ornitologiche Lodigiano, con cui aveva condiviso l’avvio e il mantenimento del campo sperimentale di fine estate per l’osservazione della migrazione dei rapaci in Pianura Padana. «Molti di noi lo conoscevano da trent’anni, durante i quali abbiamo condiviso tantissime avventure in natura – il ricordo del Grol -. Gianni ci contattava quando trovava un animale selvatico ferito per consegnarcelo, così che noi lo portassimo in un centro di recupero per curarlo». Giovanni Leporelli negli anni Ottanta e Novanta curò anche delle ricerche e delle pubblicazioni amatoriali sulla collina banina.