Al Campo migrans osservati 1.800 falchi
La Provincia Pavese 8 settembre 2017 pagina 16
Al Campo migrans osservati 1.800 falchi
INVERNO E MONTELEONE Si è chiuso il 13esimo Campo Migrans che si è svolto, quest'anno, dal 16 agosto al 5 settembre nel parco della collina di San Colombano. La postazione di avvistamento era posizionata nella zona di Inverno e Monteleone nella località Madonna del Ronchetto. E Andrea Vari, guardia ecologica volontaria, presidente de Il Gheppio, tirando le somme lo dice chiaro: «Il gran caldo ha ostacolato, quest'anno, gli avvistamenti di falchi pecchiaioli: noi siamo riuscitia a vederne 1.800 contro i 6.000 della zona di Treviso». Gran colpevole il gran caldo. Per cui questi volatili sono stati costretti a volare più alto, per farcela a resistere. Come tutti gli anni, l'iniziativa è stata organizzata da tre associazioni della zona: con Il Gheppio, anche Grol (Gruppo ricerche ornitologiche lodigiano) con presidente Ivano Adami e il Picchio Verde di San Colombano con il coordinatore Maurizio Papetti. Racconta Vari: «Sette le persone che si sono alternate in turni dalle 9 ale 19. Quello che osserviamo è la migrazione del falco picchiaiolo. Dall'est ai colli asolani, lungo il lago di Garda e da qui per una parte che segue la catena appenninica e poi verso la pianura, quest'anno in Italia ne sono entrati 42mila esemplari. -Noi, ogni anno, facciamo questo monitoraggio proprio per vedere se la specie aumenta o diminuisce e attuare anche, indirettamente, controlli antibracconaggio. È veramente uno spettacolo poter vedere questo falco - aggiunge Vari - non è raro arrivare a vederne 50/100 tutti insieme. Quest'anno sono passate una quindicina di cicogne nere che sono più solitarie di quelle bianche e quindi, molto meno visibili. Sono stati, poi, avvistati anche 8 falchi di palude e dei bianconi, detti anche aquile dei serpenti, un'altra specie di falco. Persino dei codirossi. E, sorpresa, alla nostra postazione abiamo visto arrivare anche gitanti: da Milano e Sant'Angelo Lodigiano. Lì anche loro per chiederci diprovare l'ebrezza dipoter avvistare questi spendidi volatili». Come ogni anno, sul posto, è arrivato anche il professor Giuseppe Bogliani dell'Università di Pavia, docente di Scienze naturali. Perchè anche il mondo scientifico queste rilevazioni le tiene in ottima considerazione. Flavia Myriam Mazza