Si spara, anzi no: falsa partenza per la caccia grossa ai cinghiali sui colli
Il Cittadino Centro Lodigiano 19 dicembre pagina 27
ll Comune ha dato il via libera all’abbattimento, ma il debutto viene rinviato
Si spara, anzi no: falsa partenza per la caccia grossa ai cinghiali sui colli
Il sindaco di San Colombano autorizza l’abbattimento dei cinghiali in collina, ma la prima serata di sparo prevista per oggi salta all’ultimo minuto «per motivi organizzativi». In realtà sarebbe stata però una serie di presunte mancate comunicazioni e di contrarietà all’iniziativa a ritardarne l’applicazione. L’ordinanza del primo cittadino ha validità fino al 15 gennaio. La presenza dei cinghiali in collina è segnalata da almeno un paio d’anni. La motivazione dell’ordinanza di abbattimento è chiara: «Continuano ad arrivare presso questi uffici segnalazioni circa la presenza eccessiva di cinghiali nel territorio di questo comune, in particolare nella zona collinare, che determinano danni alle coltivazioni agricole e potrebbero causare gravi incidenti stradali nonché situazioni di pericolo per le persone e per l’incolumità pubblica a causa dell’avvicinarsi degli stessi animali alle abitazioni o alle attività economiche-artigianali», e ancora «tale presenza provoca altresì un pericolo per la circolazione stradale e genera situazioni di tensioni sociali e a volte di allarme nella cittadinanza». L’attività è demandata alla polizia locale di San Colombano in collaborazione con il servizio faunistico e la polizia locale della Provincia di Milano, con l’ausilio di alcuni cacciatori e guardie venatorie di supporto. «L’ordinanza ha avuto tutti i passaggi necessari, è stata concordata con la Provincia di Milano ed è stata trasmessa al prefetto e alle forze dell’ordine - spiega il sindaco Pasqualino Belloni -. Il fenomeno è in crescita e va frenato per motivi di sicurezza, perché questi animali possono causare danni seri e incidenti stradali, e creano apprensione dal momento che sono stati visti nelle vicinanze di abitazioni». L’ordinanza ha valore fino al 15 gennaio e la prima serata dedicata allo sparo era prevista per oggi, con tanto di cartelli e di informativa ai residenti già trasmessa. Ieri tuttavia è arrivata di fretta e furia una sospensione della prima uscita di sparo «per motivi organizzativi». Dietro l’espressione generica si celerebbe un problema di mancate comunicazioni, presunte o reali, nei confronti di associazioni ambientaliste che operano in collina e nei confronti degli altri comuni del parco della Collina. Già mercoledì sera su Facebook alcuni ambientalisti, e in particolare l’associazione locale “Il Picchio Verde”, avevano criticato l’iniziativa, mettendo in allarme l’amministrazione. Nei prossimi giorni potrebbe svolgersi un incontro informativo preparatorio all’inizio dell’attività di sparo, rinviata ormai probabilmente a dopo Natale.