Osservare gli uccelli conviene: rimborso spese al campo rapaci
Il Cittadino Centro Lodigiano 25 giugno 2010 pagina 28
Sponsor e Popolare sostengono quest’anno l’iniziativa
Osservare gli uccelli conviene: rimborso spese al campo rapaci
San Colombano. Il campo rapaci di San Colombano dà un aiutino anticrisi a naturalisti e biologi neolaureati, ma anche ad appassionati esperti di osservazione: grazie a un fondo spese finanziato da sponsor e dalla Fondazione della Banca Popolare di Lodi, gli organizzatori sono in grado di corrispondere un rimborso spese per i partecipanti al campo. Torna anche quest’estate, dal 20 agosto al 7 settembre, per il sesto anno consecutivo, il campo di osservazione delle rotte migratorie dei rapaci nella Pianura padana. A organizzarlo è il Gru.mi.sc. Gruppo Migrans di San Colombano, che comprende i volontari già all’opera gli anni precedenti e in arrivo soprattutto da Picchio Verde e Gruppo ricerche ornitologiche lodigiano (Grol). Dopo i quattro punti d’osservazione dell’anno scorso, quest’anno saranno attivati tre siti, uno in collina a San Colombano, uno a Villanova Sillaro e infine un terzo a Vigarolo di Borghetto. «Abbiamo deciso di lasciare la direttrice sud, verso il Po, perché l’anno scorso i risultati non sono stati soddisfacenti - spiega Marco Siliprandi del Gru.mi.sc -. Così quest’anno ci spostiamo sull’asse del Centro Lodigiano per verificare meglio i passaggi». L’anno scorso si registrarono 3261 avvistamenti per 15 specie di volatili, di cui la stragrande maggioranza rapaci e falchi pecchiaioli in particolare: un record che ha confermato la bontà dell’unico campo d’osservazione in Pianura padana e che ha spinto gli organizzatori a cercare di crescere ancora. E se l’anno scorso arrivarono i finanziamenti delle province di Milano, Lodi e Pavia, quest’anno le tre province non hanno nemmeno risposto alla richiesta di contributo del gruppo. Tuttavia ha risposto la Fondazione della Banca Popolare di Lodi, confermando un fondo fino a 7mila euro a copertura del 50 per cento delle spese sostenute per il progetto. «Per questo motivo stiamo cercando degli sponsor che ci aiutino a coprire la parte rimanente dei costi previsti», spiega Marco Siliprandi. Il finanziamento, d’altra parte, consente per la prima volta di arruolare osservatori riconoscendo loro un rimborso spese minimo, 25 euro mezza giornata, 50 euro tutto il giorno. Il tutto a garanzia di copertura dei turni e quindi per aumentare l’attendibilità del rilevamento. E in tempo di crisi, le richieste non mancano. «Abbiamo già la disponibilità di una decina di persone, a copertura ormai dell’80 per cento dei turni - conclude Siliprandi -. Indirizziamo la nostra ricerca soprattutto a naturalisti e biologi, magari neolaureati, oppure ad appassionati esperti. A chi invece è senza lavoro, ma anche senza esperienza, e ci sono state candidature simili, consigliamo di venire in forma volontaria per qualche turno, in modo di capire di che cosa si tratta e fare un po’ di pratica sul campo». An. Ba.