La Provincia Pavese 1 novembre 2010 pagina 19 sezione: Cronaca
Migrans Day 2010: Il successo annunciato, diventa eccezionale. Vignati soddisfatissimo.
In una cornice autunnale sono stati esplicitati e studiati, presso Il Polo Tecnologico di Monteleone i dati della migrazione dei Falchi Pecchiaioli. Presenti nella bella cornice della sala dei Congressi di Equicenter del Dott. Cesare Rognoni tutti i Campi di avvistamento, dalle Alpi Marittime (Genova - Imperia) al Trentino Alto Adige (Bolzano). Tantissimi gli intervenuti come tantissime le personalità scientifiche presenti che hanno studiato i dati della Migrazione. Migrazione che ha riscontrato un leggero calo dei passaggi dei rapaci nell’anno 2010. Si stà cercando di capire i motivi di questo calo, che interessa qualche migliaio di individui che mancano dal censimento 2009. La possibilità che i vasti incendi nella Taiga Russa avuti nella primavera 2010 abbia influito sulla popolazione dei giovani Pecchioli non è stata scartata a priori. Ha salutato gli intervenuti il Sindaco di Inverno e Monteleone Enrico Vignati che è stato colui che ha avuto l’idea del campo sperimentale di Monteleone, campo che poi ha dato degli ottimi risultati scoprendo una nuova interessante rotta che percorrono questi Falchi. I 1172 uccelli transitati ne sono la controprova. Era presente il Consigliere Provinciale Felice Novazzi che, essendo un Laureato in Veterinaria si è mostrato molto interessato a questi dati. Devo dire che Felice è sempre presente nelle manifestazioni della sua Bassa Pavese, terra cui è molto attaccato, e per cui si stà veramente dando da fare! Ha portato il saluto della Provincia di Pavia, vista l’assenza del Presidente Vittorio Poma in visita di lavoro nella Repubblica Popolare Cinese, la Dott.ssa Cinzia Bianchi dell’Assessorato Ecologia che si occupa di Educazione Ambientale e Guardie Ecologiche Volontarie. Nel portare il Suo breve saluto la Dott.ssa Cinzia Bianchi ha fatto il punto sull’importanza dei dati e sul valore dei dati stessi che denotano ancora una volta che sulle nostre teste esiste un mondo silenzioso tutto da scoprire. La Dott.ssa Bianchi si è complimentata poi con coloro che hanno gestito il Campo di Madonna del Ronchetto, il primo in Provincia di Pavia. Presente al Migrans Day anche la Dott.ssa Gabriella Di Marco del Gruppo Ecodeco/ A2A che si è mostrata molto interessata ai dati del campo. Ringraziamo la Dott.ssa Di Marco per la gentile e graditissima visita che ci ha voluto fare. Questi dati ancora una volta hanno dimostrato cha la bassa pavese ha una vivibilità ed una qualità ambientale al top. “Come estensore dell’ articolo faccio presente che se ci fossero tutti i veleni nell’aria decantati dai tanti “profeti di sventura ed untori ” non ci sarebbe un passaggio così marcato di queste rotte migratorie, gli uccelli avrebbero già cambiato rotta.” Soddisfazione si è avuta pure da Maurizio Papetti del Picchio Verde, Marco Siliprandi ed Ivano Adami del GROL, Giovanni Leporelli del WWF e dagli amici della LIPU. Un successo a tutto campo il Migrans 2010, che ha visto un totale di 5726 Falchi censiti ed un totale di monte ore passate sui 3 campi principali di oltre 500 ore di avvistamenti. I risultati dei Campi dei Colli Banini sono per importanza, su questa direttiva, i secondi dopo Ponti sul Mincio luogo storico in cui i Pecchiaioli che scendono dal nord Europa dopo aver percorso la vallata dell’alto Garda/ Brennero si immettono ad imbuto nella Pianura Padana andando verso la Liguria, e poi passando la Francia raggiungono lo stretto di Gibilterra migrando verso l’Africa sub equatoriale. Che dire di più? Se non un grazie a tutti ragazzi intervenuti al campo che per ore sono stati col naso per aria, sotto il sole cocente di agosto a scrutare il cielo in cerca di quell’ala invisibile in mezzo alle nubi? Grazie Regis, Martina, Stefano, Clara, Andrea, Luciano, Michele ecc. siete eccezionali. Ora quasi tutto è pronto per il nuovo appuntamento Migrans 2011. Il Sindaco Vignati offrirà la logistica e l’ alloggio a coloro che arrivano da lontano presso il Campo Sportivo Comunale. Per la Provincia di Pavia il campo Migrans 2011, sarà ancora alla Madonna del Ronchetto. Un grazie alla Sig.ra Mina, Alessia, Marilena, Ercolino ed al marito di Alessia per il pranzo, offerto dal Comune che è stato degno di un banchetto di nozze. Grazie veramente! Come già appurato in tanti articoli, per l’estensore ciò che è nero e nero, e ciò che è bianco è bianco. Questa è la linea della mia testata. Ringrazio i politici, che essendo stati ufficialmente invitati non sono intervenuti. Questo è segno lampante che sono più attaccati al materialismo di questi tempi, che allo scoprire le bellezze di quella terra che calcano indegnamente ogni giorno coi loro piedi. Pazienza, vi ricorderemo nelle urne elettorali, quando una semplice croce vale più di molte vostre promesse vuote! Un ultima cosa che ho sullo stomaco e che devo scrivere: Il Campo Migrans con poco, ha dato un “piccolo aiuto ed un po’ di futuro” a tanti ragazzi che cercano lavoro. Voi con molto, non siete riusciti nemmeno a fare 1/3 di quello che ha fatto un piccolo Sindaco di un piccolo borgo, con le risorse limitate che si chiama Enrico Vignati. Vergognatevi ! Che è il minimo che potete fare! M.Macchetta
Il Cittadino Basso Lodigiano 29 ottobre 2010 pagina 24
Nel Lodigiano per ora ci sono stati solo sporadici avvistamenti ma gli agricoltori sono preoccupati: I cinghiali sono pericolosi, abbatteteli
La Coldiretti lancia l’allarme dopo la tragedia sfiorata in Autosole
Guardamiglio Dopo lo scontro del cinghiale con due vetture in autostrada, la Coldiretti lancia l’allarme. «Per fortuna nessuno è rimasto ferito - fa sapere l’organizzazione degli agricoltori in una nota - ma è l’ennesima dimostrazione che questa specie selvatica sta diventando sempre più invasiva e ormai in tutta la Regione vengono segnalati episodi sia di campi devastati che di incidenti stradali. Da Varese a Milano, da Pavia a Brescia e a Bergamo e adesso anche Lodi, sono numerosi i danni causati dai cinghiali: una delle ultime stime della Regione parla di circa 100 milioni di euro negli ultimi cinque anni. Per questo la Coldiretti Lombardia chiede piani di abbattimento più incisivi e risarcimenti più rapidi e congrui per le aziende agricole».Lo scontro tra il cinghiale e un furgone è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì, sull’A1, tra Casale e Guardamiglio. L’animale era stato avvistato sulla carreggiata, in direzione Bologna, ma nonostante l’allarme lanciato dagli automobilisti non è stato possibile frenare la corsa impaurita dell’animale selvatico. Quest’ultimo si è scontrato con un furgone, a sua volta tamponato da un’auto. Se gli automobilisti non hanno riportato ferite, il cinghiale ci ha lasciato le penne. «Per quanto riguarda il nostro territorio - spiega il comandante della polizia provinciale Arcangelo Miano - si tratta di un caso isolato, non ne abbiamo visti altri. È un animale che arriva da altre province». Secondo il direttore del Parco Adda Sud Riccardo Groppali, però, l’invasione non è lontana. «Ho notizie di animali dalle parti di San Colombano - dice -, il parco del Ticino è pieno. Li immettono per la caccia e questi si diffondono. I danni all’agricoltura però sono parecchi. Sono animali che fanno parte dell’equilibrio della natura, però i disagi nei campi sono molti e sulle strade sono un rischio. Speriamo che non arrivino». Secondo il vice del Parco, Maurizio Polli, «quell’animale non avrebbe dovuto trovarsi in Autosole. Dovrebbero esserci le barriere di difesa - commenta - , probabilmente in quel tratto non c’era. Visto che le autostrade vengono pagate e parecchio dai cittadini dovrebbero metterle in sicurezza». Sulle colline, a Miradolo, lo scorso inverno, l’associazione Picchio Verde Onlus ha avvistato due esemplari. «Sono queste le uniche segnalazioni che ho - dice il presidente Maurizio Papetti -. Uno, due cinghiali non fanno nulla. Secondo me non è il caso di fare eccessivo allarmismo. Ci sono le solite esagerazioni. La filosofia è che bisogna abbattere gli animali che non sono di questa zona, come avviene per le nutrie. Secondo me sono dei bellissimi castori. Avvistare due cinghiali non significa niente, come vedere una sola volpe. Quando accade è come se ne avessero viste 20 o 30, mentre magari era solo un esemplare che ha fatto un tragitto di 40 chilometri per arrivare fino a lì. È sufficiente mettere i cartelli che segnalano il passaggio di animali. Le bestie selvatiche sono di proprietà dello Stato». Cristina Vercellone