Oasi, Parco e Caccia
da IL Borgo notizie giugno 2004
Oasi, Parco e Caccia
Perché aprire alla caccia un territorio che è diventato, dopo più di 25 anni, zona di rifugio e ripopolamento di grande interesse faunistico inserito in un Parco?
San Colombano ha una superficie agraria complessiva di circa 1.100 ettari, attualmente 504 ettari sono chiusi alla caccia con un tasp del 43%, territorio agro silvo pastorale protetto.
In vista della revisione del Piano Faunistico Venatorio provinciale, scaduto il 31 marzo 2004, la spinta dei cacciatori tende a far scendere di molto la % di tasp chiusa alla caccia e infatti si prevede che la % possa variare tra il 20 e il 30 % ma la Provincia tenderebbe di avvicinarsi il più possibile al 20 %, senza tenere presente delle emergenze faunistiche e naturalistiche dei vari ATC, Ambito Territoriale di Caccia, San Colombano è un ATC a tutti gli effetti, il terzo della Provincia.
Dal verbale della Consulta del 2 febbraio scorso le decisioni riguardanti tale area:
"Nell'ATC n. 3 San Colombano, l’attuale oasi di protezione (246 ettari) in zona collinare verrà trasformata in Zona Ripopolamento Cattura, portandola a 255 ettari, mentre l’attuale ZRC (258 ettari) verrà eliminata ad eccezione di 22 ettari in sponda sinistra del fiume Lambro. Questa modifica attesterà il tasp a divieto di caccia nell’ATC n. 3 al 23%, in luogo dell’attuale 43%. Il territorio a caccia programmata risulterà così pari a 913 ettari. Si specifica inoltre che ben il 98% dei cacciatori iscritti è favorevole al cambiamento."
Tutto questo dovrà poi essere ratificato dal Consiglio Provinciale, sentite le associazioni interessate e al momento e sino al dicembre 2004, tutto rimarrà come ora.
Nessuno potrà togliere le tabelle di divieto fino ad approvazione del nuovo PFV provinciale.
Nel corso dell’anno è facile incontrare, per citarne alcuni: Verzellino, Scricciolo, Cesena, Cinciallegra, Cinciarella, Codibugnolo, Regolo, Usignolo, Codirosso, Codirosso Spazzacamino, Ghiandaia, Assiolo, Cardellino, Averla, Rondone, Starna, Colombaccio, Fringuello, Peppola, Pispola, Prispolone, Frosone, Pettirosso, Merlo, Luì, Fagiano, Picchio, Picchio Verde, Gruccione, Upupa, Cuculo, Gufo Reale, Gufo Comune, Civetta, Allocco, Barbagianni, Falco, Astore, Poiana, Gheppio, Corvo oltre che Lepre, Tasso, Volpe, Donnola, Faina, Riccio, Moscardino, Mustiolo, Topo Ragno, Testuggine, Tritone, Natrice, Biacco(milò).
Parco Locale di Interesse Sovracomunale ( PLIS) denominato “Parco della Collina di San Colombano“ istituito nel Comune di S. Colombano al Lambro con delibera provinciale n. 423/02 del 3 luglio 2002.
L’Ente Gestore del Parco è il Comune di S. Colombano e dovrà deliberare il nuovo piano attuativo del Parco; dovrà costituire una Commissione per stilare e deliberare lo Statuto di Gestione comprensivo delle norme di rispetto, finanziamenti, destinazione e utilizzo del Parco.
Comitato Promotore “Oasi Parco Banino” invita la cittadinanza a sottoscrivere questo appello.
Noi cittadini e sottoscrittori in vista della revisione del piano Faunistico Venatorio della Provincia di Milano chiediamo che: nell'ATC n. 3 di San Colombano l’attuale oasi di protezione (246 ettari) in zona collinare e l’attuale ZRC (258 ettari) non venga modificata e che il tasp di divieto di caccia nell’ATC n. 3 rimanga fisso all’attuale 43% e rientri nelle Oasi di Protezione del Piano Faunistico Provinciale.
Per adesioni al comitato e informazioni:
tel. 3405688621; e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.