Giardini delle Farfalle e delle Libellule

 

Si tratta di un intervento di riqualificazione di due aree verdi comunali dedicate alla tutela di questi insetti e di altre specie animali e vegetali autoctone promosso e in collaborazione con il Comune di San Colombano al Lambro e il Parco della Collina di San Colombano

Il progetto nasce nel 2016, da allora la realizzazione e la manutenzione del Giardino sono a cura dei volontari delle associazioni:

- Picchio Verde di S.Colombano al Lambro

- Legambiente Il Quadrifoglio di San Colombano al Lambro

- Il Gheppio di Miradolo Terme

- GROL di Casalpusterlengo

- WWF Lodigiano

 

 

I due terreni sono vicini ma non confinanti, il primo si trova sulla destra del Sentiero Naturalistico che parte dalla Via Capra (che definiremo come area 1), il secondo si trova subito sopra questo e che confina con Via Capra, (che definiremo come area 2). 

L’area 1 è situata in zona piana, umida e con vegetazione tipica di tale ambiente (presenza di Equisetum). Nella zona sono presenti numerose sorgive ed inoltre viene convogliata tramite fosso l’acqua proveniente dai 2 laghetti sovrastanti. È l’ambiente ideale per favorire l’insediamento e la riproduzione delle libellule.

In questi anni i nostri esperti hanno creato due stagni e hanno piantumato e favorito la vegetazione locale idonea ad insediarsi così oggi abbiamo la presenza di piante sommerse quali: Callitriche stagnalis (Stella d’acqua), Ceratophyllum demersum (Ceratofillo comune), Elodea crispa (Elodea), Hottonia palustris (Erba scopina), Myriophyllum spicatum (Millefoglio d’acqua), Potamogeton crispus (Brasca). Piante galleggianti quali: Nuphar luteum (Nannufero, Ninfea gialla) e Nymphaea alba (Ninfea bianca); altre piante galleggianti possono essere Hydrocharis morsusranae (Morso di rana), Polygonum amphibium (Poligono anfibio),Potamogeton natans (Brasca comune) e Ranunculus aquatilis (Ranuncolo acquatico). Piante marginali come: Alisma plantago-aquatica (Mestolaccia), Aponogeton distachyos (Biancospino d’acqua), Butomus umbellatus, (Giunco fiorito), Iris pseudacorus (Giaggiolo), Mentha aquatica (Menta d’acqua) Menyanthes trifoliata (Trifoglio fibrino), Myosotis scorpioides (Nontiscordardimé), Sparganium erectum (Coltellaccio).

Abbiamo anche creato sentieri di passaggio per la visita e arricchito il giardino di cartelloni per illustrare le principali specie di libellule, anfibi e piante presenti e cenni sulla loro biologia.

L’area 2 è invece caratterizzata da una parte alta pianeggiante confinante con Via Capra per poi scendere in direzione dell’area 1. In questa zona si trova un prato stabile con prevalenza di graminacee quali Lolio e Bromo. Nella parte più bassa si nota anche presenza di Equiseto che dimostra la presenza di falda superficiale che poi darà origine alle risorgive nella zona più bassa. Questa zone è ideale per favorire l’insediamento e lo sviluppo delle farfalle.

Qui abbiamo realizzato un percorso con diversi ambienti che favoriscano l’insediamento e l’osservazione delle farfalle nel corso dei mesi primaverili ed estivi. C’è una zona a siepe situata nella parte alta sia con funzione di barriera dalla strada asfaltata sia come rifugio ed alimento di numerose farfalle tra cui Falena, Caraxe, Pafia, Pavonia. Una zona ad aiuola/orto nella parte mediana sinistra con fiori da nettare per gli insetti utili e piante nutrici per le larve. Vi si possono trovare farfalle Vanessa, Macaone, Aurora, Cavolaia, Falena. Una zona a prato nella parte mediana verso destra, con un mix di graminacee e dicotiledoni a fiore . In questo habitat le farfalle più comuni sono Esperia, Tecla, Icaro e Pamfilo.

Sono stati anche piantumati alberi tipici della zona in aree asciutte (Querci, roveri ecc). Anche qui abbiamo creato sentieri per la visita e posto cartelloni esplicativi.

Qualcosa sulle farfalle:

L’ordine dei Lepidotteri a cui appartengono le farfalle comprende oltre 140.000 specie che possono vivere negli ambienti più disparati. Gli adulti depongono le uova generalmente sugli organi vegetali in modo isolato o con ovature concentrate; da queste nascono le larve che di norma compiono 5 o 6 mute per poi incrisalidarsi e dare origine ad un nuovo adulto. Le larve dei lepidotteri hanno un apparato boccale tipicamente masticatorio e si possono nutrire di diverse essenze vegetali. In base al tipo di vegetazione presente viene favorito lo sviluppo di differenti tipi di lepidotteri. La creazione di diversi habitat contribuisce a creare delle microzone adatte allo sviluppo di questi insetti.

Qualcosa sulle libellule:

Le Libellule sono insetti di medie e grandi dimensione, buoni volatori con colorazioni vivaci del corpo e delle ali. Si riproducono mediante deposizione delle uova direttamente in acqua o inserite nella vegetazione riparia o acquatica. Lo sviluppo delle uova può essere a schiusura rapida (pochi giorni) oppure ritardata, anche dopo parecchi mesi. Dall’uovo si sviluppa una larva che vive esclusivamente in acqua e compie numerose mute (6-19) per un periodo che può variare da qualche mese ad uno o più anni, per poi dare origine alla forma adulta che ricomincerà il ciclo. Le libellule sono gravemente minacciate a causa dell’intensificazione delle pratiche agricole, dell’inquinamento e soprattutto dalla distruzione degli ambienti umidi naturali, ma è possibile ridurre l’impatto negativo delle attività antropiche, salvaguardando gli ambienti adatti alla loro presenza e creandone di nuovi.

 

 

Gli acquarelli ed il progetto sono stati realizzati dall'arch. Patrizia Legnani

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