Territorio

Il Parco della collina di San Colombano è un PLIS cioè un Parco Locale di Interesse Sovracomunale ed è stato istituito grazie alla volontà dei comuni che ne fanno parte per meglio gestire il valore ambientale, naturalistico, paesaggistico, artistico, culturale e tradizionale che accomuna quest’area collinare che prende il nome dal Comune di San Colombano al Lambro ma che comprende nel suo territorio cinque comuni ( San Colombano al Lambro, Miradolo Terme, Invero e Monteleone, Graffignana e Sant’Angelo Lodigiano) sotto le province di Lodi, Milano e Pavia.

Si trova nella Pianura Padana,tra il fiume Lambro che scorre a nord/est e il fiume Po che scorre a sud; ha uno sviluppo di circa 8 km sull’asse nord/ovest sud/est ed una larghezza di circa 2 km sull’asse opposto,per un estensione complessiva di 14500 Kmq.

Sono poche le specie rare tra animali e vegetali presenti nel Parco ma sono moltissime le specie comuni ed è proprio questa la sua particolarità perché altrove è difficile trovarne così tante e vicine ai centri abitati. Questo succede perché non c’è un’agricoltura intensiva ma le aziende agricole sono medio/piccole, perché non c’è una forte urbanizzazione all’interno del Parco e anche grazie alla presenza dell’Oasi protetta nella quale è vietata la caccia, qui gli animali possono trovare riparo e riprodursi seguendo quel naturale ciclo della catena alimentare che garantisce l’equilibrio degli habitat.

Il Parco è principalmente a vocazione agricola, un tempo l’area doveva essere interamente costituita da foreste ma l’antropizzazione ha sfruttato il legname, costruito centri abitati e adibito a coltivazione di frutteti la maggior parte del territorio, sono rimaste alcune importantissime aree boschive nelle zone non idonee alla coltivazione della vite, possiamo trovare boschi di ontani, querce, castagni, robinie, caprifogli e pungitopo.

Da più di mille anni la Collina di San Colombano è dedicata alla viticoltura, tra le varietà coltivate ci sono la croatina, la barbera, l’uva rara, la malvasia e la verdea che sono le qualità più antiche e di recente sono state introdotte anche i riesling, i pinot, lo chardonnay, il cabernet sauvignon e il merlot. Tra i vini prodotti, nel 1984, alcuni hanno ottenuto il riconoscimento DOC ed ora possiamo vantare la produzione di vini San Colombano DOC rosso e San Colombano DOC bianco. Con la vendemmia del 1995 la zona di produzione del DOC San Colombano diventa anche zona a IGT come “Collina del Milanese”.

Altre colture rilevanti sono quella delle ciliegie, delle castagne, delle nocciole e dei piselli, tra gli abitanti è ancora viva la tradizione della raccolta delle erbe spontanee da usare in cucina.

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